Albert e gli influencer

"Enrico Fermi e una manciata di altri influencer avevano firmato un documento in cui chiedevano a tutti..."

Albert e gli influencer


Ci hanno spiegato cosa pensiamo: “O mandiamo armi o non aiutiamo l’Ucraina e siamo con Putin.”

Così abbiamo capito che la pensiamo esattamente così.
Poi qualcuno ha detto: “Ma perché nelle altre guerre non siamo intervenuti e la televisione e i giornali non ce le hanno mostrate? Lì non morivano e muoiono ancora bambini? Siria. Yemen.”
Ci hanno spiegato che se ci facciamo queste domande siamo dei benaltristi, che è una brutta e terribile cosa.

Qualcuno ha detto ancora: “Ma perché non teniamo conto del fatto che nel Donbass da otto anni i russi venivano uccisi e torturati dal governo di Kiev?”
Ci hanno però spiegato che “qui ci sono un aggressore e un aggredito e basta”.
Qualcuno con le idee poco chiare ha provato a replicare: “Ma in Afghanistan gli aggressori non erano gli Stati Uniti?”
Ci hanno spiegato che quella è un’altra cosa.

Uno se ne viene fuori così: “Nel 2008 ci dissero unanimemente che la Russia aveva invaso la Georgia. E invece sul sito del Parlamento europeo c’è una risoluzione in cui si legge, ancora oggi, che fu la Georgia ad attaccare per prima, il 7 agosto, e che il giorno seguente la Russia attaccò per ritorsione”.
Ci hanno spiegato che questo o ha capito male o è uno dei pifferai di Putin.

“Ma non ci avevano spiegato che il razzismo è delle società incivili e va combattuto, e che lo sport e la politica vanno tenuti separati?”, insiste un comunista. “Perché si buttano via i russi dalle manifestazioni sportive, dalla cultura, dall’arte?”
Ci hanno spiegato che è per dare l’esempio.

Poi un altro anti-americano osserva: “Ci hanno detto che l’Ucraina andava difesa. Ora però ci dicono che la Russia va sconfitta, e mandiamo anche armi a lunga gittata!”
Ci hanno spiegato che è necessario.

Allora un tizio molto ingenuo ha detto “Ma l’arsenale Russo? Seimila testate nucleari. I Russi ci stanno avvertendo. Le useranno, se costretti”.
Ma ci hanno detto di no, di stare tranquilli che “probabilmente” non le useranno.

Eppoi ieri alle corti d’appello di tutta Italia sono arrivati i protocolli, inviati dal Ministero della Giustizia, su cosa fare in caso di attacco atomico. Pensate ai vostri figli? In caso di attacco sapete cosa fare, non c’è bisogno di preoccuparsi: potete dargli le pastiglie di iodio, nasconderli in una stanza senza finestre, mettere lo scotch agli infissi ecc.

“Un po’ come mettere il salvagente su un aereo che cade sulle Dolomiti” , ha detto il solito putiniano.
“Non vorrete davvero lasciare il Donbass ai russi?”, ci hanno spiegato quelli che sanno le cose e che sono per la libertà e la democrazia. “I Russi non si fermeranno all’Ucraina, poi ce li troviamo in Italia”.

“Veramente ci venivano già in vacanza e alle sfilate di Armani, dove lasciavano soldi a palate”. A parlare è un nemico del popolo italiano: gente pagata dai russi per fare propaganda.

Poi c’è un vecchietto con la lingua di fuori. Lui, Enrico Fermi e una manciata di altri influencer avevano firmato un documento in cui chiedevano a tutti i governi del mondo di distruggere gli ordigni atomici, perché “pericolosi per la stessa sopravvivenza della razza umana”.

Ci hanno però spiegato che sono utili per la deterrenza: servono a non fare le guerre.

Domenico Sergio Ammendolea


Segui gli altri articoli di categoria qui:

https://www.carlettoromeo.com/category/trends/

carlettoromeo.com è un blog multimediale senza alcuna sovvenzione pubblica.
Se ti piace quello che facciamo, condividi i nostri articoli sui social utilizzando le icone all’inizio o alla fine di ogni articolo. Se vuoi farci conoscere è il modo migliore!
GRAZIE

Immagine predefinita
Domenico Sergio Ammendolea

Lascia una risposta

Carletto Romeo