Di chi è la colpa?

Il collasso economico ed energetico italiano di oggi: ha un colpevole?

Di chi è la colpa?

Il collasso economico ed energetico italiano di oggi: ha un colpevole?


2 giugno 1992: sul mare di Civitavecchia a bordo del Britannia, lo yacht della regina Elisabetta II, si riunirono tutti i potenti del mondo occidentale.
I banchieri anglo-americani lo avevano affittato come location per ospitare i potenti italiani e decidere delle sorti economiche nel nostro paese.

Piatto forte furono le privatizzazioni dei principali beni dello stato italiano:
SIP, Autostrade, ENI, Ferrovie dello stato, Poste e Banca d’Italia.
Se fino ad allora tutti erano finanziati dalle nostre tasse, con quegli accordi tutto passò nelle mani delle banche. Il problema grave è che il prezzo fu deciso da loro, senza nessun Parlamento, senza nessun ostacolo, e soprattutto al prezzo minimo possibile:
una vera SVENDITA TOTALE di tutto il nostro paese.

Privatizzare non significa certamente rovinare le cose, ma il modo e soprattutto le condizioni, quelle si, eccome! Da allora gli azionisti di maggioranza di tali enti sono stranieri e chi ci dice che nel tempo abbiano svolto sempre tutto in maniera trasparente e soprattutto nell’interesse ITALIANO?

Ma senza gridare al complotto il dato che è sotto gli occhi di tutti noi comuni mortali è il progressivo lievitare dei prezzi, l’originaria svalutazione della LIRA nei confronti dell’euro e, all’indomani del passaggio alla moneta unica, il RADDOPPIO sistematico di TUTTO. Un oggetto da MILLE LIRE divenne un oggetto da UN EURO!

Avrebbe potuto e dovuto essere un’operazione per salvare l’Italia e il suo bilancio deficitario, risanando e rendendo più efficiente la macchina burocratica, invece abbiamo svenduto la nostra libertà economica a questi signori!

E chi furono i presenti a quella riunione? I nomi?

Eccoli: Mario Draghi, Romano Prodi, Giuliano Amato, tutti membri attivi del club Bildeberg… ti dice qualcosa?
Tutte le aziende statali divennero delle S.P.A., quindi chiunque con una certa liquidità ha potuto controllarle e farne ciò che ha voluto, in nome della pura speculazione.
La Banca d’Italia stessa divenne tale col nome Bankitalia, in mano alle banche “private” e commissariata oggi dalla BCE, quindi anch’essa in balia dei mercati finanziari e degli schiribizzi dei potentissimi, che tutto hanno a cuore tranne le sorti di una nazione.

Su quella nave, personaggi italiani, sia di sinistra che di destra sotto una stessa bandiera, di certo non il TRICOLORE, si piegarono al volere delle banche e… oggi paghiamo il prezzo di quelle scelte.
Consiglio vivamente la lettura dell’interessante libro “Dittature, la storia occulta” di Antonella Randazzo, che indica come responsabili di quello che viene definito il Sacco d’Italia in: Mario Draghi e Giulio Tremonti, Romano Prodi (presidente IRI), Giulio Bernabè (presidente ENI), Beniamino Andreatta (ENI) e Riccardo Galli (IRI).

Come capro espiatorio di tutta la manovra ecco spuntare il super finanziere George Soros, ungherese di origine ma americano di adozione, che col suo Quantum Fund operò una serie infinita di crac finanziari in tutte le parti del mondo, con relativi default e svalutazioni a comando, con il beneplacito degli USA.
E noi? Zitti e buoni…

Noi ad ascoltare Prodi, con la balla del “meno lavoro e più soldi” o a subire Amato, con le sue fantasiose novità impositive, tra tutte il prelievo forzoso da tutti i conti correnti e l’ISI la “mamma” dell’IMU odierna.
A completare l’opera ecco il depauperamento delle risorse della Banca d’Italia e infine il “giudizio disinteressato” di aziende di rating come Moody’s, che declassò i nostri BOT, rendendoli simili a carta straccia.

Una vera guerra economica organizzata a tavolino nei minimi dettagli.
Un paese ignaro di tutto!
Decisioni prese da “pochi” senza l’avallo di nessun Parlamento!

Per la cronaca va detto che alcune procure italiane, Napoli e Roma, insospettite da tutti questi dettagli, avviarono delle inchieste per verificare questa immane azione speculativa ad opera di Soros & company.

Tutto ovviamente finito a tarallucci e vino…
Anzi, proprio da quel passo fondamentale della nostra storia, ecco tutte le risultanze fino a oggi.
Tutta la classe politica italiana, nessuno escluso, ha mai pensato di “opporsi”?
Tutti hanno gradito i “contentini” decisi da una Europa distante dalle effettive priorità del paese reale, nelle mani di chissà quali e quanti potenti di turno.

Chi se ne frega se le imprese italiane nel tempo siano state abbandonate?
Basta avere il posto fisso, garantito da un sistema avallato dai partiti o da chi comanda in Italia e, tutto va bene!
Chi se ne frega se nessuno mai si è opposto all’invasione cinese con prodotti scadenti e pericolosi, tanto l’importante è il prezzo basso e la concorrenza spesso sleale!
Chi se ne frega se una azienda italiana non può competere con una straniera, visto che la prima è tartassata da imposizioni folli e la seconda gode di immunità fiscali e ambientali!
Chi se ne frega se i cinesi, presto o tardi, arriveranno a “comprarci a peso” per 30 denari!

Saranno contenti i fautori della concorrenza totale, della globalizzazione, delle porte aperte a tutti!
I risultati sono questi!
I responsabili sono questi!
Pandemia e guerra, hanno solo “scoperchiato” il Vaso di Pandora!


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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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