Giovanotti Baicherz 22 maggio 22

I Giovanotti Baicherz in "LiberaUscitaDomenicale" ci presentano le tappe del loro piccolo Tour Reggino.

Giovanotti Baicherz 22 maggio 22


Libera Uscita Domenicale dei Giovanotti Baicherz

I Giovanotti Baicherz in “LiberaUscitaDomenicale” ci presentano le tappe del loro piccolo Tour in circonvallazione, circumnavigazione, circoncisione… insomma circo qualcosa… mostrandoci alcune BRUTTURE, ma anche MOLTE BELLEZZE che il territorio della provincia di Reggio Calabria offre…

Raduno ore 9.00 al centro di Siderno, indovinate chi era in ritardo?

Facile dai!

Il percorso era stato pensato e partorito dal Dr Scarano, presidente pro tempore dei Giovanotti Baicherz, gruppo motociclistico che vorrebbe coniugare la passione per la moto coi tanti impegni lavorativi e familiari di ciascuno.

Partenza con pieno di “benza” e percorso ad anello in senso antiorario per tutta la nostra provincia, con prima arteria da percorrere la Jonio Tirreno.

La formazione odierna è di 5 Baicherz: oltre al capofila Presidente Kakku, ecco la presenza dei nostri due attori famosi, Vin Diesel e Jason Statham, rispettivamente interpretati da Max Trimbols e Frensis Pedulloski, il neo “Teneristico” Vicenzo McGut e, a chiudere come sempre la fila, il sottoscritto.

Non avevamo percorso nemmeno 20 km e, come un fulmine a ciel sereno, scatta l’operazione Montezuma.

In pochi secondi i primi 4 Baicherz, si vedono superati dal quinto che segnala loro di doversi fermare al primo distributore, con un gesto tipico dei motociclisti: un braccio alzato e un pollice in giù!

Kakku continua la sua marcia come se niente fosse, ma questa manovra non è tipica del soggetto, rigoroso seguace della forma e delle regole, indi immagina un problema grave, un mix tra hackers e spionaggio industriale.

Max Trimbols, da par suo, inizia una seria infinita di telefonate per saperne di più, indagare sull’accaduto, scomodando le alte sfere anche se è domenica mattina.

Frensis o Jason, meno catastrofico dei primi due, pensa invece a un controllo “al volo” della pressione degli pneumatici, motivo di discussione nelle giornate precedenti.

Vicenzo McGut, il più tranquillo e pacioso di tutti, col suo sorrisetto simpatico, pensa invece a un incontro “al volo” del 5° Baicher, cioè io, con una sedicente “fiamma” della zona Post Limina.

I miei cari compagni di viaggio non potevano sapere che sia il motivo del mio ritardo all’appuntamento, sia questa mia inaspettata sortita era… La mia SECONDA…

Nel primo caso, l’attesa spasmodica della SECONDA…

Nel secondo caso, l’arrivo repentino e non richiesto della stessa… SECONDA!

Sulla Limina, sarà stata l’aria di montagna, la SECONDA…

Lascio al gentile lettore il dubbio su cosa possa essere codesta SECONDA!

Gentile lettore, credimi… Meglio così!

Ripreso il viaggio e il mio posto a chiudere la fila di Baicherz, eccoci a Rosarno e, su preventivo piano del nostro stratega Kakku, non prendiamo l’autostrada, ma ci dirigiamo verso la statale che porta a Gioia Tauro.

Sarà stata la mattina di sole caliente, o il caffè non troppo forte, o l’assenza della sua SECONDA, o peggio anche della PRIMA… Ma le indicazioni del Kakku, ci portano dopo 33 minuti a girovagare per conteiners, dogane, import-export di materiali vari, set di film gioiesi e… versioni di Palm Beach pianigian-tirreniche!

Finalmente usciti dal cruciverba della Piana, non senza forti difficoltà, il nostro valente condottiero ci porta a ritemprare lo spirito e la vista a Palmi, nella splendida località Marinella, con lo Stretto e la Sicilia lì a 2 passi…

Rigorosa è la foto di rito davanti a questo SPETTACOLO della NATURA!

Palmi, Ulivarella… Senza parole!

Da questo posto incantevole, riprese le nostre moto, rimessi giubbotti e guanti, nonostante la sauna ma, la sicurezza e le protezioni prima di tutto, eccoci diretti alla meravigliosa Scilla.

In testa a guidare il gruppo, con un “golpe”, si pone il “Teneristico McGut”, per anni frequentatore di questi posti per motivi lavorativi, memore dei giri-in-giro gioiesi e non fidandosi più del valente Kakku… Che ingrato!

Ultime parole famose: “Prendiamo l’autostrada visto che siamo un po’ in ritardo e usciamo a Scilla”.

I primi 4 partono, io rimango indietro ad allacciare il casco e… All’imbocco dell’autostrada non vedo nessuno e, memore delle PAROLE FAMOSE, mi avvio sulla SA/RC direzione Reggio.

Andare in moto è bello sempre: su strade libere o affollate, su strade con curve o rettilinei, su strade statali o autostrade. Bello! Stamattina in autostrada non c’è molto traffico, ma a guardare bene non ci sono nemmeno i Giovanotti che mi precedono! Uhm!

All’uscita di Scilla, immagino siano ad aspettarmi alla rotonda. No!

All’ingresso della città, immagino siano ad aspettarmi con le solite battute sul ritardatario. No!

Al bivio verso il lungomare di Scilla, immagino siano a cazzeggiare coi telefoni per le foto. No!

Stufo di immaginare cose, e di cercare Giovanotti scomparsi, arrivo alla fine del Lungomare e mi godo questa ottava meraviglia del mondo! Solo!

Tolto l’abbigliamento moto, il caldo di oggi è davvero da deserto, mi balena la malsana idea di fare un tuffo… A bloccarmi sono le 23 chiamate perse del buon Max, il 4° Baicher della fila, ma soprattutto una piacevole conversazione con una turista “fai-da-te” che in 10 minuti mi racconta la sua storia: palermitana di Mondello, vive e lavora a Catanzaro e oggi, per la prima volta, è in “estasi” in visita a Scilla!

“Trovare parcheggio qui” mi dice, “è peggio che a Mondello in estate!”

Era infatti da sola, proprio perché da mezz’ora il compagno e/o amico e/o collega (non lo so, visto che io “mi faccio i fatti miei”, io) era alla ricerca di un posticino per parcheggiare e “invidiava” me che, con la moto, avevo trovato un “pertugio” in 2 centesimi di secondo.

Avrei continuato il piacevole “terzo grado” alla visitatrice (mi rimane il dubbio che sia Lei a farli gli interrogatori, per professione 😀 ) ma alla 24 esima telefonata del buon Max, alias Vin Diesel, non potevo non rispondere.

“Pronto Carleee?” “Dove sei?” “Non ti troviamo!”

“Pronto Max, sono a Scilla a fare foto! Ma dove siete voi? Vi aspetto qui, alla fine del Lungomare”

Si scoprirà poi che, nonostante le PAROLE FAMOSE, i 4 Giovanotti in testa, NON hanno preso l’autostrada, chissà per quale motivo o quale congiunzione astrale!? Boh!

Dopo 15 minuti tutto il gruppo è riunito, salutiamo la turista e il suo compagno, ed eccoci a far “I SCIEMI” in questo posto BACIATO dal sole e da DIO!

P.S. Perché a Scilla ci sono già gli ombrelloni piazzati al 22 maggio e a Siderno… NO?

Altra domanda senza risposta…

Ripresa la strada, riprende il suo posto di comando il Presidente Kakku, la parentesi di Vicenzo ha avuto breve durata e… Viaaa verso la nostra destinazione mangereccia.

Il programma prevede il “girotondo” attorno alla città di Reggio: percorriamo in fila indiana la scorrevole e luminosa strada statale 106 con alla destra le spiagge dello Jonio.

La nostra andatura è fortemente “distratta” dai paesaggi da cartolina: tra bagnanti a mollo, barche a vela del magnate di turno, Kyte Surf in volo in quel di Pellaro e come costante contorno un CIELO terso che si “accoppia” ad un MARE cristallino: CALABRIA

Unico neo, forse, 2 autovelox sistemati in località Bocale che non abbiamo, forse, visto! Forse, è la terza volta che lo scrivo, lo scopriremo entro 60 gg 😀 .

Il comandante Kakku ha ora la situazione in pugno: la prenotazione del tavolo Giovanotti è per le 13.30 e, costi quel che costi, cascasse il mondo, saremo puntuali! Quando si tratta di soddisfare il succo gastrico già sul piede di guerra, il nostro condottiero non guarda in faccia nessuno! Giovanotti pigri e lenti compresi. Jawohl!

La strada per raggiungere l’agriturismo “Di Petru i ‘Ntoni” è una salita tosta con un considerevole dislivello. Dal bivio per Bova sulla SS 106, con tanti bei curvoni panoramici e qualche deviazione che non ho ancora capito, arriviamo in perfetto orario, o quasi, con tanto caldo e una fame da lupi.

Ecco la vista panoramica dal balcone del ristorante.

Ecco la vista meno panoramica e più diretta delle cibarie e delle libagioni di giornata:

Ecco il nostro satollo presidente prendere la parola, dopo un’overdose di Kephas:

Anche se tra i Baicherz serpeggia la voglia di una meritata SIESTA, visto il caldo sahariano della giornata e la recente abbuffata, ci avviamo verso la parte alta di Bova dove ci aspettano le attrazioni naturalistiche-storico-artistiche-ferroviarie, insomma…

E siccome siamo 5 Giovanotti Innamorati, non potevamo certo perderci la famosa Grotta degli Innamorati, posta proprio sul cocuzzolo di Bova, raggiunta con una “fresca passeggiata” come dimostrano le immagini:

Dopo esserci “riposati” all’ombra della Grotta, scendiamo giù dal cocuzzolo passando per gli storici e caratteristici vicoli strettissimi del paese. La “discesa è meglio della salita” e sul tragitto incontriamo un turista, o presunto tale, che mi incuriosisce per un marcato accento francese.

Dal breve interrogatorio a cui lo sottopongo, quando voglio io sono un “impiccione”, scopriamo che è “turista-di-ritorno” bovese: nato qui, ha vissuto a lungo in Liguria, ora risiede in Svizzera e oggi è in vacanza-breve nel loco natio.

Davanti allo straniero, anche se non belligerante e storicamente “neutrale”, ecco tre dei nostri eroi manifestare la loro nazionalità e “immolarsi” per la Patria, con tanto di Bandiera tricolore ricreata “per caso”!

Terminata la sosta architettonica e culturale, riprendiamo le moto con l’assillo di Mc Gut che è in “riserva” di carburante.
La fila guidata da Kakku riparte e io, che chiudo come sempre il gruppo, noto un piccolo flash sulla ruota posteriore di Max.
Non sarà nulla… Ma Max alla prima curva si ferma e mi confessa:
“Sento un rumorino”. Da una rapida occhiata ecco il motivo del rumorino, chirurgicamente conficcato nel bel mezzo della gomma posteriore di un incredulo Vin Diesel!

Nella vita ci vuole CULO… Cioè, come si fa a prendere al centro del battistrada una cosa del genere?
Onde evitare di far danni, lo invito a continuare la marcia col chiodo conficcato, anche se a passo d’uomo. Sono convinto che estraendolo invece, la ruota si sgonfierebbe all’istante!
Dopo aver percorso 3 tornanti di discesa, procedendo a passo d’uomo, becchiamo gli altri 3 Baicherz ad attenderci.
Mi stupisco che stavolta abbiano aspettato l’ultimo e… Infatti non è così!
Non aspettavano mica l’ultimo, ma erano fermi perché a quanto pare la famigerata SECONDA, che credevo “solo mia”, stavolta aveva “fatto visita” anche al mio fraterno amico Frensis e anche in maniera diremmo drastica… Non riporto altri particolari per ovvi motivi di decenza!

Fatto quello che c’era da fare, a bordo campo (certe cose le devi capire da solo), Frensis viene messo a conoscenza del problema serio che ci blocca. Rischiamo di rimanere a Bova e a lungo anche!
Ma Frensis, da Jason Statham qual’è, si trasforma in Harvey Keitel o, se preferisci, nel signor Wolf, quello che risolve i problemi.

Con una mano toglie l’intruso metallico dalla gomma di Max mentre con l’altra copre il buco, intanto Vicenzo estrae la rondella e restituisce il chiodo a Frensis che in un secondo lo reinserisce nel buco e, complice un martello di fortuna, “na petra bovese”, porta la testa della vite al livello del copertone, ostruendo alla perfezione la foratura, risolvendo il problema e consentendo al Max di rientrare a casa “in moto” e non in taxi, come temevamo tutti!
Grande!

Nel tragitto da Bova a Siderno, dopo aver dissetato i cavalli motore del Ténéré di Vicenzo, abbiamo anche il tempo di far prove tecniche, scambiandoci le moto.

Io e Frensis, compagni di SECONDE in giornata, siamo anche compagni di marca Honda, Cb 650 per lui, Cbr 600 per me. Dalle prove sostenute con le moto del compagno, vien fuori che lui gradisce molto la seduta ergonomica del Cbr e ovviamente i cavalli in più, ma non apprezza la postura delle spalle rivolte in basso. Io col suo Cb apprezzo la manegevolezza dello sterzo e la ciclistica davvero “facile”, ma ho qualche remora sull’assenza di un cupolino per la protezione aerodinamica.

Caro gentile lettore, eccoci quindi rientrati a Siderno, col cerchio che si chiude. Il giretto della provincia di Reggio Calabria ideato dal Presidente Kakku ci ha fatto percorrere circa 280 km.

Abbiamo eseguito un decoroso “Pit Stop Mangereccio” e soprattutto vi è stata la soddisfazione di aver trascorso una giornata lieta tra AMICI veri con la “scusa” delle moto.
Alla prossima…

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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