Io sono Buca

Storia di una fossa sidernese, suo malgrado responsabile delle reazioni scomposte dei suoi "visitatori"

Io sono Buca

Storia di una fossa Sidernese


Ciao io sono Buca.

Non ti stupire di questo nome, anche perché puoi pure cambiarlo a tuo piacimento in… Fossa, Voragine, Avvallamento, Depressione, Cavità etc.
Sappi che io qui non ci vorrei proprio stare.

E mi riferisco sia al posto fisico, materialmente presente al centro dell’incrocio tra la via Fiume e la via Gramsci a Siderno, sia al posto virtuale di queste righe, questo articolo, tutta colpa e opera cocciuta di quel soggetto col cappello rosso che, ogni santo giorno e ogni santa notte, mi passa vicino, mi guarda, mi evita e, alla fine, va via senza nemmeno salutare.

Ma io, Buca… Ma che colpa ne ho? Io?
Non so nemmeno da quanto tempo mi trovi qui.
Non so nemmeno come io, Buca, ci sia arrivata qui!

Sarà stata l’acqua piovana abbondante dello scorso inverno.
Sarà stata la scadente concentrazione di elementi nobili nello strato di catrame dell’ultima “Era di Asfalto”.

Saranno stati i passaggi ricorrenti di autovetture, automezzi, autoarticolati e autosnodati, nonché trattori, trebbiatrici, roulotte e motocarrozzette…

Saranno state le gomme GROSSE di quell’antipatico col cappello rosso “schiumputo”, che passa 3000 volte al giorno, sia in macchina che in moto.
Sarà quel che è stato…

Un bel giorno io, Buca, mi sono ritrovata qui!
Da quel giorno la mia vita è diventata un inferno!

Io che prima di allora me ne stavo in santa pace a poltrire tutto il tempo a casa mia…
Io che fino ad allora non avevo visto né sentito anima viva…

Io, Buca, ho dovuto sorbirmi le incursioni di tutti coloro che passano nelle mie vicinanze, nella strada di cui sopra.
Fatevelo dire però, voi umani siete davvero uno spettacolo!

Trovi quello che passa in bici e mi evita per un pelo… e lo senti gridare qualcosa…
Quello che passa in moto e non riesce a evitarmi… e lo senti urlare cose incomprensibili, rinforzate magari dalla rabbia, dopo aver visto i danni alle ruote…

Quello che passa in auto e, da che lo vedi cantare sorridente, a che lo vedi cambiare subito aspetto ed espressione, dopo aver sentito un botto sotto le sue ruote e ” sopra” di me, ahimè…

Poi vedi pure quello che attraversa l’incrocio a piedi e lo scopri a inveire contro un tale, che non conosco, dal nome strano mai sentito, tipo Comune o qualcosa del genere…

Poi addirittura vedi passare anche i cani liberi in branco allo stato brado, che in assenza di umani nelle vicinanze, ne approfittano per liberare le rispettive vesciche, scambiandomi magari per la peggiore latrina del mondo.

Ma a me, Buca, nessuno ci pensa?
Hai mai provato a metterti nei miei panni?
Hai mai provato a fare la buca anche solo per un giorno?

A sentirti tutto il mondo contro, responsabile di rumori strani, cambiamenti di umori umani, destinatario di accuse, offese e improperi di ogni sorta, o ancora peggio, di liquidi di scarto extra-corporali…
A me, Buca!

Ma io, Buca, che colpa ne ho io???
Come faccio a spiegarlo se nemmeno parlo la lingua degli umani, figuriamoci quella dei canidi?

Come faccio a dire “mi spiace”, al signore che ieri sera, dopo essere passato con la macchina, è sceso bestemmiando (credo si dica così) in modo convulso e facendo brutti gesti al mio cospetto, con in mano un pezzo di metallo strano, sicuramente perso dalla sua macchina.

Come dire “non è colpa mia”, al ciclista dell’altro giorno che proprio davanti a me, forse per la paura e complice anche la sabbia per terra, ha fatto uno scivolone rovinoso, con danni alla sua fiancata destra e escoriazioni lacero-contuse su braccia e gambe.

Umani e umane…
Non e’ colpa mia!!!
Come posso dirlo?

Come giustificarmi, sempre ammesso che io debba giustificarmi!
Ma poi, scusate…

A me, Buca, che ogni minuto vengo schiacciata, infangata, messa sotto, sottomessa, stuprata, violentata e vilipesa da uomini e… donne e… cani e… cagne…
Ma a me, Buca, chi mi difende?

Esiste un sindacato unitario Buche italiane?
Esiste un patronato Buche dimenticate e abbandonate?
Esiste?

Sappi umano e umana, che sicuramente nelle tue “sparate” verbali (a me incomprensibili) te la prendi con me, Buca…
Sappi che fosse per me, io Buca, me tornerei lontano da tutti e tutte!
Me ne tornerei a casa mia in pace.

Perché ripeto…
Io all’incrocio tra la via Fiume e la via Gramsci a Siderno…
Io NON ci volevo andare…

E NON volevo stare nemmeno in questo posto virtuale, in questo scritto, in questo articolo, che ripeto, è tutta colpa di quell’antipatico col cappello rosso “schiumputo”…

Che andasse a vedere le mie colleghe, molto più profonde di me!
Che andasse a fotografare la voragine sita allo stop tra la via Fiume e il Corso Garibaldi! Oramai passato al grado di “laghetto artificiale”!

Che andasse a chiamare in causa la “Grotta” che si trova tra la via Pola e la Via Gramsci, per la quale pare si sia mobilitato il ministero Beni Archeologici, dopo il ritrovamento di reperti di arte Cretese e Micenea a circa un metro e 20 centimetri di profondità…
Che andasse a…

Io, Buca, ho una dignità… Io!
Io, Buca, ho una privacy… Io!
Io, Buca, ho una reputazione… Io!
Io, Buca…


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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

4 commenti

  1. Bravo Carletto… ed io che pensavo che le buche facessero parte del
    NEW LOOK di Siderno, per festeggiare l’assegnazione della Bandiera Blu
    anno 2021…

  2. giuseppe macri (pino)
    giuseppe macri (pino)

    Caro Carletto, mi piace quello che hai scritto sulla scuola e sulla tua esperienza, succedeva così……ma la vita poi ……..ci farà capire molte cose……..e ci sarà il riscatto.

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Carletto Romeo