Occhio al credito residuo

Hai una tariffa telefonica che prevede costi fissi mensili e migliaia di minuti di chiamate, migliaia di megabait di traffico in rete, migliaia di messaggi, migliaia di altre diavolerie mediatiche come firms, miusich, striming, lising, gheming, giogghing?

Chi ti scrive ha una tariffa FLAT (leggasi “fleaettt”) che collega la linea di casa con fibra e traffico illimitato e la linea mobile (leggasi “mobail”) del telefonino e i suoi 1000 minuti di chiamate con più di 10 GIGA (leggasi “Giga” in questo caso la pronuncia è la stessa) di traffico dati mensile.

A fronte di un pagamento di tot euro ogni 1° del mese, che il gestore telefonico preleva in automatico dal mio conto corrente bancario, quindi posso stare tranquillo e dormire sonni beati… nel senso che non devo preoccuparmi di scadenze, di minuti di conversazione e nemmeno di giga di traffico sia a casa che a spasso col cellulare.

Unico momento di controllo è quando saltuariamente faccio l’estratto conto bancario per verificare le singole voci di costo dei vari servizi e delle varie “spesucc”

Il credito telefonico tradizionale del telefonino quasi me lo sono dimenticato, in quanto dal momento che ho scelto questa tipologia di contratto FLAT (leggasi “fleaettt”), e dal momento che non consumo mai ne i 1000 minuti di conversazione e nemmeno i 10 GIGA (leggasi “Giga”) di traffico, tale credito è inalterato, intatto, incolume ed inossidabile dal periodo paleolitico.

Casualmente accade che 3 giorni or sono, il mio buon vecchio “PeppeNoto” (per i più trattasi del mio smartphone storico, che mi sopporta non so più da quanti anni) decide così “di getto”, di buttarsi in tuffo dalla poltrona Hitticosa d’ordinanza televisiva, alla fine di una giornata tesa e controversa. Cosa lo abbia spinto in questa sortita non è dato sapere, avrà voluto farsi un bagno senza acqua, o avrà voluto provare l’ebbrezza del “volo”… insomma il fatto è che cadendo sul pavimento rovinosamente, io lo abbia ritrovato con una applicazione aperta in maniera ripeto casuale. Devo precisare per onor di cronaca, che il povero PeppeNoto non è nuovo a queste peripezie: data la scarsa coordinazione, la sbadataggine e il “nonsense” del suo amabile proprietario, il poverino casca e ricasca ripetutamente almeno 4 o 5 volte al di, prima, dopo e a volte anche durante i pasti… Quindi tranquilli tutti, il termine “rovinosamente” è una pura esagerazione romanzesca a cui lo scrivente ha fatto il “callo” o, come dice qualche mia detrattrice “il carlo”… Tranquillizzo alla seconda di nuovo tutti, dicendo che, grazie alla custodia plasticosa “superinforzata” in caucciù (acquisto quanto mai utile e determinante) il nostro PeppeNoto da anni ne esce sempre indenne e, nonostante le rimostranze, i rimproveri, gli improperi nei miei confronti tipo: “potevo rimanere offeso” alla Rezonico (ndr) il nostro rapporto di amabile simbiosi continua…

Ora torniamo al quid dell’articolo chiedendo scusa per le mie costanti digressioni!

PeppeNoto a terra dopo un doppio carpiato con avvitamento e io a raccoglierlo notando l’app del mio gestore telefonico aperta… Non faccio alcun mistero sulla mia annosa repulsione nei confronti delle app in genere… le uso poco e male e “solo” se costretto dalle esigenze di tutti “sti genialoidi moderni” che dovrebbero facilitarci la vita e… modesto parere personale, invece l’hanno terribilmente incasinata!

Era l’ultima digressione, prometto!

App aperta e credito residuo in bella vista! Sul momento non ci ho fatto caso, avendo a cuore soprattutto le sorti del mio amico PeppeNoto. Aggiungo che ero anche al buio nottetempo davanti allo schermo del mio televisore che assisteva indaffarato a trasmettere il canonico film notturno della serie RomeoCinema…

Chi vi scrive, tra l’altro era in dormiveglia, più dormi che veglia, svegliato di colpo dal tonfo di PeppeNoto e, rimessosi in piedi per raggiungere il modesto giaciglio dove riposare le stanche membra, visto che del film aveva visto appena l’inizio e poi zzzzzz, e visto che erano passate le 3 e era ora di “nannina”.

Hai presente però quando un particolare sfuggente ti rimane nell’anticamera del cervello? Ecco è proprio il caso di quella cifra del credito residuo segnata dall’app del telefono che all’indomani, dopo il canonico “supercoffee” (leggasi supercoffi) mattutino, ritorna a galla e ti frulla.

Scopro dopo 2 ore che effettivamente qualcosa non andava: il credito non era proprio quello storico che, come ampiamente detto 58 righe sopra, non poteva cambiare nel tempo… ed allora che cosa era successo? E perché?

Dopo un sommario esame delle spese sul mio account (leggasi (Eccaunt”) telefonico, vedo una cifra spropositata relativa ad un paio di chiamate effettuate giusto nei primi minuti del nuovo anno: per essere precisi esattamente tra le 00,01 e le 00,35 del 1 gennaio 2021.

In parole povere mi erano state addebitate tutte le chiamate fatte nei primissimi minuti di questo “rosso” e “solitario” capodanno, per gli auguri al resto della mia famiglia sparpagliata su tutto il territorio nazionale.

Ma come?

Ma se ho la tariffa FLAT (ormai sai già come si legge), per quale motivo devo pagare le telefonate?

Ora di certo non stiamo a parlare di cifre astronomiche, ma se hai una tariffa ed un piano dovrebbe essere “normale” che il tuo gestore lo rispetti, o no?

Allora, armato di pazienza certosina, chiamo il numero del gestore e bypassando (leggasi baipassando) tutte le insidie su numeri, interni ed esterni, la gentilissima operatrice mi risponde e mi “illumina” su quanto accaduto:

Il piano tariffario non è cambiato, la linea funziona perfettamente ma accade spesso che nel momento di passaggio tra un mese e quello successivo, ci sia a volte una “vacatio” (leggasi vacazzzzio) tariffaria che può durare anche un paio di ore, durante le quali il gestore non “vede” il tuo piano che si sta rinnovando e quindi registra le telefonate con tariffa piena senza sconti e senza cose FLAT…

Ecco spiegato il motivo per cui mi sono state erroneamente addebitate tutte le telefonate effettuate nella prima mezz’ora di questo 2021.

La gentilissima operatrice non contenta della spiegazione, effettua all’istante il rimborso delle cifre erroneamente addebitate e così il mio credito residuo torna nel suo storico alveo dal quale non si muoveva dai tempi di Mosé!

Ora scherzi a parte e… dopo il “10 e lode” super meritato, elargito alla gentilissima operatrice (di questi tempi è raro che un call center ti risponda, ti chiarisca i dubbi e soprattutto ti rimborsi “al volo”)…

Ma la domanda che mi/ti/vi faccio è:

1) come è possibile che cose del genere accadano ancora oggi?

2) chiamare le persone care lontane nei primi minuti del nuovo anno lo abbiamo fatto tutti quanti o no?

3) come accaduto a me, quante altre persone in Italia hanno subito questo “errore” (chiamiamolo così)?

4) quante persone non se ne sono nemmeno accorte?

5) e quante persone anche se se ne sono accorte non hanno fatto nessuna azione?

6) se le anomalie tecniche sono riconosciute dai vari gestori, perché gli stessi non avvisano gli utenti e attendono che siano questi ultimi a farne richiesta?

7) quanto il totale in “eurini” di proventi “illeciti” per le varie “casate telefoniche” (se semplicemente moltiplichi anche pochi eurini per milioni di utenti, la cifra che ne deriva è…

8) è semplice anomalia imprevista o… altro???

Morale della favola… grazie a PeppeNoto io me ne sono accorto… e pensare che qualcuno mi dice di cambiarlo 😀

Morale della favola 2: se grazie a questo articolo te ne sei accorto, ricorda che per il rimborso hai sempre tempo!

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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