Siderno via Fiume 45

Pulizia periodica personale delle 4 aiuole poste sul marciapiedi in via fiume 45 a Siderno.

Siderno via Fiume 45


Pulizia periodica aiuole in via Fiume 45 a Siderno

Ieri, armato di guanti e di buona volontà, ho dato una pulitina alle aiuole poste sul marciapiedi davanti casa. Niente di speciale, 20 minuti di lavoretto, che svolgo in maniera periodica a seconda delle condizioni in cui versano le suddette.

In “principio” nelle 4 aiuole vi erano dei bellissimi alberi di Pitosforo, facenti parte dell’arredo urbano (era Paleozoica). Purtroppo nel tempo e con l’intervento umano, gli stessi alberi son “venuti meno” e, di mia iniziativa già dai lontani anni 90, ho sostituito il terriccio di base e ho piantato alcuni esemplari di Hibiscus.

Godzy pic

Ora non ti sto a dire che come terriccio-personale ho utilizzato quello super-fertilizzante proveniente dal “gallinaro di Nonna Teresa”.

Non ti dico nemmeno che tra gli Hibiscus scelti, oltre al canonico Rosso, vi era un esemplare Giallo davvero spettacolare, fonte di grande ammirazione del pubblico passante.

Non ti dico nemmeno quanto siano durati in ordine di tempo: i Rossi quasi 20 anni, il Giallo molto meno. Il poverino era preso di mira dai passanti dal pollice verde che, armati di cesoie di fortuna, lo insidiavano e lo “taglieggiavano” (significa altro ma immagino tu capisca!) nottetempo e anche… “giornotempo”.

E se magari qualcuno/a veniva colto/a in flagranza di “taglieggio”… con molta nonchalance e toni amichevoli ti rispondeva:

“Figghiu no, scuusaaa, ca’ mi tagghijai sulu na coniceglia, ca’ sai comu pigghia!”

Non ti dico nemmeno la causa della “fine” dei 4 splendidi Hibiscus: il “colpo di grazia” è sopraggiunto per cause “naturali”: investiti fortuitamente da “mezzi meccanici a 4 ruote” che passavano di lì per caso.

Non ti dico quindi nemmeno che ho subito provveduto a sostituirli con alberi un pò più robusti, come l’atavico Pitosforo e, prova sperimentale tuttora in corso, anche una piccola Palma (finché dura!).

Avrai capito che sono io e… “io solo” a provvedere alla pulizia e alla cura degli alberi e/o arbusti piantati. Ben vengano le opere di manutenzione periodica da parte degli addetti preposti, ma in mancanza ci penso io molto volentieri!

Del resto trattasi di “cose sotto casa”, davanti ai miei occhi tutti i giorni, quindi non credo di far qualcosa di speciale, anche se capisco benissimo chi la pensa “diversamente”.

Voglio concludere “casualmente” riportando qui alcune note tratte da:

Fonte Wikipedia:

Un marciapiede è uno spazio sopraelevato posizionato al lato di una strada, riservato al transito e allo stazionamento dei pedoni.
Il lato stradale è solitamente delimitato da un cordolo in c
emento o pietra.

L’articolo 3, comma 1°, n. 33) del Codice della strada definisce marciapiede: quella «parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni»

Ciò significa che un veicolo non ha alcun diritto a stazionare o a circolare sul marciapiede, con l’eccezione delle rampe d’accesso a eventuali aree esterne alla carreggiata, come ad esempio parcheggi, garage o proprietà private.

Con un’interpretazione restrittiva dell’art. 190 del codice, non è ammessa negli “spazi riservati ai pedoni”, neanche la circolazione dei cosiddetti “acceleratori di andatura”, come pattini, monopattini, skateboard.

Il marciapiede generalmente fa parte del demanio così come ne fanno parte anche le strade, eccezion fatta per alcuni casi di lottizzazioni in cui sono di proprietà privata, anche se aperti alla circolazione pubblica.

Se come me, hai dei dubbi su come si possa dire oggi correttamente tra: marciapiedi e marciapiede… sappi che vanno bene entrambi!

Marciapiedi…

Quindi non… marcia-automobili e nemmeno marcia-parcheggio !

Siderno via fiume 45
Godzy pic

Mi permetto infine di riportare un’altra fonte autorevole:

Fonte Treccani

Aiuòla (o aiòla) s. f. [lat. areŏla, dim. di area «aia»].

  • Striscia di terreno di limitata estensione e forma varia risultante dal tracciato dei viali di un giardino o delle sedi stradali circostanti,
    e destinata a coltivazioni ornamentali; in genere, nei giardini dei tipi detti all’italiana o alla francese, il terreno è spartito a motivi geometrici o ornamentali, realizzati mediante l’ordinata disposizione di basse siepi, piante fiorifere e tappeti erbosi; nel tipo di giardino detto all’inglese, l’aiuola risulta invece di prati verdi di forme irregolari e per lo più a linee curve.
  • ant. Breve spazio di terreno; per metafora poetica, la parola è stata usata da Dante (e per reminiscenza dantesca anche da altri poeti e scrittori) a indicare la terra:
  • L’aiuola che ci fa tanto feroci… Tutta m’apparve da’ colli alle foci”(Dante);
  • Ma questa umile aiuola Ove si piange e s’odia… T’era in dispetto”(Carducci).

Quindi se come me hai sempre avuto il dubbio su come si debba dire correttamente tra: aiola e aiuola, grazie alla Treccani sappiamo che vanno bene entrambi i termini, anche in questo caso.

Aiuola…

Non lettiera per cani di passaggio

Non pattumiera per passanti…

E nemmeno differenziata organico così tanto di moda!

Godzy pic

Un ringraziamento speciale per le foto al mio AMICO GODZY che ha voluto immortalare il momento, oltre a darmi “sostegno morale” durante la pulizia (non ti dico cosa ho tolto ieri per decenza).


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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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