Slalom Uomini Pechino

Vittoria e medaglia d'oro per Clement Noel nello Slalom Olimpico, argento per Strolz e bronzo a Foss-Solevaag.

Slalom Uomini Pechino


Atto finale alle Olimpiadi invernali di Pechino con lo Slalom uomini

Vittoria di Clément Noël tra i pali stretti dello Slalom Olimpico. Ecco il podio:

1° – Il francese Clément Noël con il tempo di 1.44.09

2° – L’austriaco Johannes Strolz con il tempo di 1.44.70

3° – Il norvegese Sebastian Foss-Solevaag con il tempo di 1.44.79

Clément Noël, sci Dynastar e pettorale numero 4, conquista la medaglia d’oro laureandosi Campione Olimpico. Nel 2018 aveva perso il podio per 4 centesimi, oggi è riuscito a fare una eccellente seconda manche, dopo che alla fine della prima era 6°, a 38 centesimi dal leader.

La sua prima medaglia Olimpica commentata così a fine gara:

“Questa è stata una delle gare più importanti della mia carriera. Non capita spesso di riuscire a vincere una medaglia ai Giochi Olimpici. È un colpo, un minuto e 40 secondi ogni quattro anni.”

“Sapevo di essere in forma. Le mie gare di gennaio non sono state buone ma l’allenamento qui è stato davvero buono, ero veloce. Ho perso un po’ di fiducia all’inizio di gennaio e poi ho sciato male anche in allenamento. Ho fatto delle belle discese in mondiale ma ho sempre sbagliato, ho avuto problemi nelle seconde discese.”

“Oggi sono rimasto abbastanza sorpreso quando ho tagliato il traguardo e quando ho visto il distacco. Sapevo che era una buona seconda manche. Ero un po’ teso all’inizio ma ho cercato di sciare rilassato, scorrevole, senza pormi troppe domande. Ha dato i suoi frutti.”

Al secondo posto, medaglia d’argento, Johannes Strolz, sci Head e pettorale numero 19, che aveva fatto segnare il miglior tempo nella prima manche con 53.92.

L’ultimo ad affrontare la collina nella seconda manche, l’austriaco sapeva di dover fare una gara aggressiva per battere Noël, ma la sua prestazione non è stata sufficiente, concludendo a 61 centesimi dal leader. Strolz conquista la medaglia d’argento, la sua seconda medaglia Olimpica dopo l’oro nella combinata alpina.

Alla fine ha detto:

“Oggi è stato davvero bello. Prima manche molto buona, ho trovato il limite. Qualche piccolo errore ma tutto sommato un’ottima discesa. Ho cercato di essere aggressivo anche nella seconda manche, ci ho provato davvero. Ora la medaglia d’argento è assolutamente pazzesca. Sono così felice, soprattutto con questa stagione di Slalom, con così tanti ragazzi veloci in questo momento. Condividere il podio con Clément e Sebastian è incredibile.

Al terzo posto e medaglia di bronzo Sebastian Foss-Solevaag, sci Voelkl e pettorale numero 2, staccato di 70 centesimi. Terzo dopo la prima manche con soli 6 centesimi di distacco, il campione del mondo di Slalom 2021, è riuscito a mantenere nella seconda manche la medesima posizione. Per il norvegese si tratta del suo primo podio e della prima medaglia di Slalom Olimpico.

Sulla vittoria del bronzo ha così commentato:

“È un enorme sollievo ed è un obiettivo enorme, ma se hai un obiettivo non significa che lo raggiungerai. Ho avuto una buona occasione a PyeongChang, 4 anni fa, e non ci sono riuscito. Quindi farlo oggi è stato grande. Ho pensato molto a quello Slalom”.

“Questo è ciò che è difficile alle Olimpiadi, sono solo ogni quattro anni. Inoltre, hai solo quattro posti per ogni nazione, quindi ci sono così tanti fattori: le possibilità sono così poche”.

La medaglia di bronzo nel 2018, il norvegese Henrik Kristoffersen, sci Rossignol e pettorale numero 3, ha mancato il terzo podio olimpico per 9 centesimi. Dopo la sua prima manche, secondo a 2 soli centesimi da Strolz, Kristoffersen è uscito dal cancelletto bene nella sua seconda manche, perdendo però molto tempo nella parte inferiore del percorso, piazzandosi 4°.

Capitolo azzurri in gara:

Giuliano Razzoli, sci Fischer e pettorale numero 18, classificato all’8° posto con un distacco di 96 centesimi dal vincitore.

Tommaso Sala, sci Dynastar e pettorale numero 20, giunto all’11° posto con un ritardo di 1 secondo e 28 centesimi.

Alex Vinatzer, sci Nordica e pettorale numero 12, uscito di scena nella seconda manche.

Le gare che contano finiscono qui, con tanta delusione per il gruppo azzurro che non porta a casa molto.

Appuntamento alle prossime gare Olimpiche fra 4 anni a Milano-Cortina, si spera anzi, senza dubbio alcuno, con una organizzazione e una gestione dell’evento Olimpico più professionale di quella riscontrata in Cina.

Non si può far disputare una Olimpiade di sci in un posto dove NON viene disputata nemmeno una gara di Coppa del Mondo!

Al Comitato Olimpico la responsabilità di scelte scellerate!

Se poi ci dobbiamo piegare al volere dei potenti di turno, allora… OK!


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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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