Varsavia: appunti di viaggio

Appunti di viaggio: Varsavia giugno 2018
Varsavia è la capitale della Polonia.
Citta pulita e ordinata e facilmente visitabile.
I polacchi lavorano nei negozi polacchi, non parlano molto l’inglese figuriamoci l’italiano ma ci si capisce molto bene.
Turisticamente non manca nulla. Servizi precisi e puntuali: dall’aeroporto Chopina arrivi in bus in centro in 35 min con biglietto acquistabile direttamente a bordo grazie ad una semplice macchinetta.
In giro non vedi né extracomunitari a chiederti “cose”, né negozi cinesi, né spacciatori della “qualunque”.
Non vedi “perditempo” o altri “pericoli ambulanti” né di giorno né di notte.
In 3 giorni non ho sentito una sirena di polizia, né visto scene di rissa “da saloon”.
La moneta è lo Sloty ma, tranquilli non c’è nessun problema di cambio: personalmente ho solo usato una debit card anche per le cose spicciole come comprare un gelato o un biglietto di tram.
L’ iva e’ al 23%, ma sicuro non incide sui prezzi visto il “costo” della vita basso: per esempio cena completa di primo, secondo, dolce e birra (ottima) circa 20 euro.
E’ uno dei pochissimi posti al mondo insieme ad Irlanda, Rep. Ceca, Portogallo e Ungheria in cui non ho messo piede in un Mac o un altro fast food.


Varsavia invece ha una cucina “tipica” molto varia e gustosa che denota sempre la qualità delle pietanze e la freschezza degli ingredienti utilizzati.
Si cucina proprio per te e non si “riscalda” stile mensa o grande distribuzione.
Pierogi, Bigos, Zurek e Gnocchi (la maiuscola iniziale significherà qualcosa) sono dei must che non puoi perderti.


Tutti molto accoglienti e prodighi di consigli, i polacchi sono tipi di poche parole ma molto pratici.
La capitale mixa storia con il nuovo che avanza. Completamente rasa al suolo da hitler e i suoi tedeschi (la minuscola è scelta insindacabile dell’autore),
è stata piano piano ricostruita con particolare attenzione alla parte vecchia “Stare Miasto”  riportata con rigore storico a “come era” grazie anche ai dipinti del Canaletto ovvero il pittore veneziano Bernardo Bellotto.
Tanti anni di “influenza” russa non si cancellano, ma Varsavia e’ riuscita a darsi un volto moderno all’indomani della “libertà”.
Viabilita’con 2 semplici ma ottime linee di metro, servizi pratici e funzionali e benessere.
Delle opere russe come p.es. il palazzo della cultura “regalato” da Stalin nel 1955, i polacchi non sono molto fieri, diciamolo chiaramente.


La citta’ è ricca di monumenti dedicati agli artisti (Chopin in primis) e ai patrioti di guerra. Ma, sorpresa (per lo scrivente turista) anche a Ronald Reagan:
un popolo onesto e riconoscente non dimentica chi ha contribuito alla liberazione.
Una sola strada dedicata a Solidarnosc. Diversi e “sentiti” attestati a Papa Wojtyla, come dargli torto?


Delle strade mi rimarrà il ricordo sulle strisce pedonali: l’automobilista polacco a distanza “siderale per un italiano”, si ferma e ti lascia attraversare,
anche se tu magari non ne hai voglia… per dire quanto siano attenti ai pedoni.
Pista ciclabile “presente” al 100% delle vie cittadine ricavata dal capiente marciapiede e con 2 sensi di marcia ben delimitati e precisi.
Se vuoi girare la città in bici, esiste un servizio molto comodo di noleggio urbano fornito da Veturilo: previa registrazione online puoi “rentare” una bike con 2 spiccioli e usarla a piacimento per la giornata, comodo no?
Sui monumenti e soprattutto sulla bellezza della Città Vecchia “Stare Miasto”, non mi dilungo: assolutamente da “vedere”:
– Piazza Mercato dai colori “vivaci”;

NOVATEK CAMERA


– Statua della Sirenetta protettrice dei polacchi e forse cugina di quella danese (questa ultima “nius” è una mia sciocchezza, fammene dire una!).


– Palazzo Reale e Colonna di Sigismondo.


– Antiche mura e il Barbacane, la fortezza che un tempo difendeva l’accesso alla “città vecchia”.


– Palazzo Radziwill, casa del presidente di Polonia.
– Strada Reale, da fare 100 volte: di mattina, pomeriggio, sera e notte, la vedrai sempre diversa e più bella.


– Palazzo Wilanow, la Versailles della Polonia.
– Parco Lazienki, un giardino che è anche museo, con il Palazzo sull’acqua, da non perdere, farai conoscenza anche personale con pavoni e scoiattoli.


– Quartiere Praga, bellissimo per una promenade tra locali e… quello che fu il set de “il pianista” di Roman Polanski.
– La Casa di una certa Maria Sklodowska… ma forse tu la riconosci se te la menziono come Nobel per la Fisica e come Marie Curie!
E poi questo, codesto e quello… e anche… insomma se pensi che ora stia altre 2 ore a scriverti TUTTO…
fai meglio a muoverti, prenotare un volo e una bettola… Booking.com ne sarà lieto e toccare con mano e… piedi la capitale polacca, visto che se mi conosci
un pochino saprai che ogni città io la scopro e la vivo a… PIEDI.
Ah già dimenticavo, la BIRRA artigianale è una goduria, assaggiane tutte le varianti assolutamente!


Ah già dimenticavo 2… lascia nel posto che visiti un tuo segno distintivo di comportamento… da farti dire, per l’ennesima volta; “strano non sembri italiano”,
“strano non sembri calabrese”…

Foto: Samsung Note detto volgarmente Peppe Noto

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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