Rai uguale mafia

È un po’ di giorni che cerco la parola esatta per definire la precisa situazione nella quale solo una ristretta cerchia di persone compie azioni e “cose” che agli altri sono vietate dalla legge…

Mi viene spesso in mente il termine generico col quale mezzo mondo chiama questo fenomeno con riferimento marcato al meridione d’Italia.

Sicilia, Calabria, Campania…

Come fa? Sono 5 lettere… Dai provaci!

Viene in mente anche a te?

È la stessa? Ok…

Ma se invece il fenomeno fosse perpetrato da yankees o meneghini o fiorentini o capitolini? Perché non lo usiamo questo termine? Perché chi di dovere non lo usa?

Giornalisti, commentatori, opinion leader, tuttologi di turno perché non lo usano?

Forse i delitti non sono gli stessi? O magari la gravità di un crimine è inferiore se viene commesso a nord di Eboli?

E Perché? Chi lo ha detto? Chi ha stabilito che una violazione fatta a Firenze è delinquenza comune. Chi invece che la stessa compiuta a Reggio Calabria è… MAFIA.

Chi ha detto e sancito che una estorsione compiuta a Bologna è criminalità e la stessa identica compiuta a Marsala è MAFIA?

E un delitto di Milano è vissuto come un episodio passeggero e quasi “fisiologico” e invece un delitto commesso a Battipaglia è sintomo di una società… MAFIOSA!

MAFIA al SUD… Criminalità, delinquenza, caso sporadico o chissà quale altro termine “accomodante” e sociologicamente “giustificato” al Nord.

Allora sai che ti dico?

Io comincio da ora a usarlo a modo mio questo termine!

Voglio farlo cosi’, contro corrente come sempre.

Seguimi un attimo ancora e vediamo se riesco a farti capire cosa voglio dire:

Campionato di calcio di serie A in piena pandemia? Si certo!

Calcetto e palestre? NO!

Ma per caso i 22 calciatori in campo e rispettivi allenatori e i panchinari e i dirigenti non respirano? Non sudano? Non si toccano, non si abbracciano? I loro corpi non trasmettono il virus?

Solo nei campetti di calcetto avviene la trasmissione orale tra calciatori, forse per la forte alitosi o perché dalla mattina precedente non hanno fatto il bidet?

Solo nelle palestre ci si infetta?

Palestre che a suo tempo si sono dotate di scanner e di sistemi intelligenti di distanziamento?

Cambiamo campo d’azione: Trasmissioni tv. In piena pandemia si possono fare? Si certo!

E il Teatro? NO! E perché?

Ma come! Per Fazio, Vespa, De Filippi, Giletti, Gruber e compagnia bella (o brutta) non ci sono problemi?

Tutti i problemi li hanno gli attori teatrali? Anche per loro sarà un problema di sudorazione o di marcata predisposizione al contagio. Giustamente a Teatro corri il rischio di beccarti la particella di Ptialina detta volgarmente “saliva” che ti può arrivare a bruciapelo in un occhio o peggio in bocca a te spettatore ignaro e infelice della prima fila.

E il Festival di San Remo? SIIII!

Mentre il Cinema? NOOOO!

E perché?

O i volti noti in tv sono dei Superman immuni da tutti i virus?

O magari sono i virus che non attaccano i VIP?

Oppure sono i virus che attaccano solo i cittadini di serie B?

Ma per il Cinema, neanche questo discorso regge.

In un cinema che può contenere normalmente 300 persone, ne fai entrare solo 30 per volta con tutte le precauzioni del caso e… NO! Perché lì il virus è letale! Ah già, che stupido… È risaputo che il covid-19 sia un cinefilo doc!

ALLORA… Viste le premesse… Fatto uno + uno uguale: DUE!

Tratte le mie modeste conclusioni…

PER ME… SIETE TUTTI… MAFIA!

Ripeto se non hai capito bene…

RAI uguale MAFIA…

E mi chiederai perché mi concentro prima di tutto sulla Rai.

Chiedimelo dai!

Sempre per il discorso iniziale, chi è che ti chiede un “pizzo” per poter esercitare un tuo diritto?

Chi è che in un mondo dove vige la libertà di scelta e di mercato ti IMPONE di pagare una tangente annuale solo col pretesto facile del possesso del televisore?

Oggi che hai migliaia di possibilità di visione sulle piattaforme più disparate in ogni dove, libere o a pagamento, con la piena facoltà di scelta, chi è rimasto all’età della pietra con richieste FORZOSE e COERCITIVE ripetute ogni anno?

Risposta: la RAI!

Mi dirai allora, anche la Lega Calcio o il governo o i suoi ministri che decidono lo sono pure?

Chi decide “cosa” e “come” in questa maniera e con tali differenze a seconda dei poteri e delle lobbies… è un MAFIOSO!

Chi determina tali disparità in barba alle regole, alle leggi che “dovrebbero essere uguali per tutti”… è un MAFIOSO!

E per concludere… Se fai San Remo con mezza Liguria in zona ROSSA… SEI MAFIA!

Se fai San Remo e non riapri cinema e teatri… SEI MAFIA!

Se fai San Remo e fai lavorare solo due o tre “eletti” (con tutto il bene che voglio a Fiorello e Amadeus) e NON fai lavorare ancora tutto il resto degli artisti d’Italia… SEI MAFIA!

Da stasera questo sarà lo slogan che ripeterò all’infinito:

RAI UGUALE MAFIA

BOICOTTA SAN REMO

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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